Il ruolo dei Partner

L'ente si propone di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale della Val Pesarina, consapevole del suo valore sociale per la comunità e delle possibili ricadute economicoturistiche per il territorio. In tale contesto, il Museo dell’Orologeria gestito dal Comune rappresenta una delle pochissime realtà del settore in Italia, racconta e testimonia oltre 300 anni di storia dell’orologeria pesarina.

Condividendo gli obiettivi del progetto, il Comune collaborerà alla relativa divulgazione attraverso i canali istituzionali, capitalizzerà i risultati della ricerca e la documentazione inedita prodotta. Acquisirà il videoclip della progettazione in 3D “Pendolo di Riefler” e il filmato sulle apparecchiature di orologeria ferroviaria, arricchendo l’offerta espositiva. Ospiterà nell’Auditorium comunale il workshop di presentazione dei risultati della ricerca sulle antiche origini dell'Orologeria pesarina, assicurando i servizi tecnici e collaborando alla disseminazione degli Atti. Favorirà l’interazione con gli altri musei partner del progetto e contatti interistituzionali in vista dei programmi “GO!2025”.

La Fondazione gestisce l'importante collezione museale iniziata dal prof. Sen. Michele Gortani (1883-1966) e ordinata nel palazzo Campeis. Condividendo gli obiettivi della ricerca, agevolerà l'accesso dei ricercatori alle fonti e ai reperti utili per lo studio, parteciperà ai lavori dei workshop previsti e implementerà l’offerta espositiva del museo con gli output del progetto (stampati, filmati, pannelli digitali).

Il museo dispone di un corner specificamente dedicato all'orologeria pesarina antica. Condividendo gli obiettivi del progetto, collaborerà alla relativa divulgazione attraverso i canali istituzionali, parteciperà ai lavori dei workshop previsti e implementerà l’offerta espositiva del museo con gli output del progetto (stampati, filmati, pannelli digitali).

Ente locale di coordinamento e promozione del territorio. Condividendo gli obiettivi del progetto, agevolerà l'accesso dei ricercatori alle fonti utili per la ricerca, parteciperà ai lavori dei workshop e implementerà l’offerta didattico-divulgativa del network CarniaMusei mediante gli output del progetto (stampati, filmati, pannelli digitali).

Svolge un ruolo catalizzatore per la migliore fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale conservato nelle collezioni museali del territorio. Contribuirà alla divulgazione dei risultati della ricerca e alla promozione delle nuove acquisizioni conseguenti agli output del progetto.

Ha sviluppato e pubblicato studi sugli scambi migratori fra la Carnia e l'Istria nel corso dei secoli e sulle installazioni di Orologi da torre realizzate dalle dinastie di artigiani originarie della Val Pesarina che operarono in molte città durante il periodo della Repubblica Serenissima. Parteciparà con un proprio esperto alla ricerca e ai workshop previsti dal progetto; collaborerà nella divulgazione transfrontaliera.

Promuove laboratori e iniziative didattiche innovative. Condividendo gli obiettivi del progetto, coadiuverà AOP nella selezione di due laureandi, di età non superiore a 35 anni, cui sarà affidata l'esecuzione della ricerca sotto la guida dei responsabili AOP e con il mentoring di due docenti (Storia economica e Fisica applicata).

Il museo comprende varie collezioni d'interesse storico, artistico e di valenza didattica rilevanti per l'area transfrontaliera; sarà parte attiva in eventi culturali GO!2025.
Condividendo gli obiettivi del progetto, interagirà con i ricercatori agevolando l'accesso a fonti e reperti rilevanti sugli antichi mestieri nel Goriziano (meccanica, orologeria), acquisirà i risultati della ricerca e gli output del progetto per arricchire la propria offerta didattico-divulgativa.

La collezione museale dispone di una sezione documentale e di 60 orologi antichi, alcuni di produzione pesarina, utili per lo studio. Coadiuverà i ricercatori, parteciperà a un workshop e contribuirà a divulgare i risultati del progetto.

Promuove la fotografia, le attività visive, la tutela e l'archiviazione del patrimonio fotografico carnico. Agevolerà i ricercatori nella selezione, consultazione e valorizzazione di documenti fotografici rari, utii per gli scopi del progetto.